22 Maggio 2023
Depurare le acque reflue per uso agricolo: il progetto Value CE-In

Negli ultimi due anni il clima sembra essere fuori controllo e il settore più a rischio a causa di queste condizioni di clima è quello dell’agricoltura.
Una soluzione alternativa potrebbe arrivare dal progetto VALUE CE-IN (Valorizzazione di acque reflue e fanghi in ottica di economia circolare e simbiosi industriale), coordinato da Enea e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, che ha l’obiettivo di trasformare i depuratori in bioraffinerie per riutilizzare le acque reflue in agricoltura.
Questo progetto, oltre a tamponare il problema della siccità permette di ridurre in modo significativo la concimazione con i fertilizzanti. Infatti, l’acqua depurata è ricca di sostanze nutritive come azoto, fosforo e potassio.
“Nel progetto VALUE CE-IN è stato realizzato un prototipo all’interno del depuratore Hera di Cesena con lo scopo di verificare la fattibilità tecnica della pratica di utilizzo degli affluenti depurati su scala reale.
Il prototipo realizza da un lato il monitoraggio in tempo reale e in continuo della qualità degli affluenti depurati.
Questi dati vengono inviati a una centralina intelligente la quale in base ai dati misurati e alle esigenze colturali stabilisce i quantitativi di refluo da erogare direttamente alle colture che sono state piantumate all’interno di una parcella reale interna all’impianto fatta da colture di pomodoro e pesco”, ha spiegato Luigi Petta, Ricercatore ENEA e Coordinatore del progetto VALUE CE-IN.
E ha concluso affermando:
“La sperimentazione effettuata ha consentito in primo luogo di verificare la conformità degli affluenti depurati rispetto ai requisiti di qualità fissati dalla normativa europea. In secondo luogo l’applicazione degli affluenti depurati sulle colture reali non ha evidenziato alcun fenomeno di contaminazione né chimica né micro-biologica sul sistema pianta-suolo”.
Questo progetto è molto importante per creare delle solide basi per il futuro dell’agricoltura in Italia, considerando che circa il 50% dell’acqua dolce disponibile nel nostro Paese finisce nei campi. I risultati ottenuti sinora hanno mostrato come sia possibile realizzare una vera economia circolare.
Il cambiamento climatico e i conseguenti fenomeni di siccità sempre più frequenti, ci impongono di riuscire a trovare sistemi capaci di ridurre sprechi e di ottimizzare l’uso dell’acqua.