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31 Gennaio 2018

Usare il muschio per depurare l’acqua dal piombo

Grazie alla scoperta di un team di ricercatori, è stato dimostrato che è possibile sfruttare il potere del muschio per pulire l’acqua contaminata dal piombo.

Funaria hygrometrica è la specie di muschio le cui pareti cellulari assorbono una parte significativa del piombo, elemento pesante e tossico che può anche contaminare l’acqua potabile. Gli scienziati hanno testato la capacità delle pareti cellulari del muschio di assimilare il piombo dell’acqua, scoprendo che riesce ad assorbire quasi tre quarti del suo peso.

Questa tipologia di muschio è stato scoperto in Nord America in quanto fiorisce in luoghi appunto contaminati dal piombo e da altri metalli tossici come rame e zinco con la particolarità di assorbire i metalli stessi al suo interno.

 

Questo significa, secondo il RIKEN Center for Sustainable Resource Science, che c’è qualcosa di speciale sulle pareti cellulari di questa specie di muschio, che consente loro di crescere in ambienti tossici per altre piante.

Lo studio su questo particolare muschio dal RIKEN inoltre sostiene che la contaminazione delle acque da metalli è una seria preoccupazione ambientale. Gli esseri umani infatti non solo ingeriscono acqua, ma la usano anche per l’agricoltura e le attività industriali. L’esposizione al piombo può causare problemi di salute cardiovascolare, abbassamento della funzionalità renale e problemi riproduttivi, ma non solo. Può anche danneggiare il feto di una donna incinta e causare problemi di sviluppo come difficoltà di apprendimento e crescita più lenta nei bambini.

Secondo la ricerca, le tecnologie presenti per la purificazione dell’acqua richiedono materiali derivanti da risorse fossili, consumano notevoli quantità di energia e emettono anidride carbonica. Per questo, lo sviluppo di tecnologie alternative di bonifica che rispettano l’ambiente sarebbe un passo importante verso i processi industriali sostenibili. Il muschio in tutto questo rappresenta un approccio più naturale e appoggia in pieno l’ecosostenibilità industriale.