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29 Agosto 2018

Un nuovo strumento ricava acqua potabile dall’aria del deserto

Un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Tecnology (MIT) e della University of California Berkeley ha sviluppato un dispositivo in grado di catturare l’umidità del deserto e ricavarne acqua potabile.

La ricerca è stata pubblicata da Science Advances e dimostra che è possibile estrarre acqua potabile anche in condizioni atmosferiche avverse. Grazie a questa tecnologia infatti, l’estrazione dell’acqua dall’aria (Atmospheric Water Generation– AWG) è stata possibile persino a temperature desertiche. In particolare, lo strumento è stato testato nella città di Scottsdale in Arizona. In quella zona la quantità di vapore acqueo presente nell’aria, ovvero l’umidità relativa, può raggiungere un livello massimo del 40% durante la notte, mentre può scendere ad un minimo dell’8% di giorno. Nonostante questo, il dispositivo elaborato dagli studiosi americani è riuscito a catturare le molecole d’umidità presenti nell’aria e a ricavarne acqua potabile.

Il prototipo si serve del Metal Organic Framework (MOF-801), un materiale metallico a base di zirconio caratterizzato da un’elevata porosità, e sfrutta esclusivamente l’energia solare. Il dispositivo è composto da un contenitore che racchiude il MOF-801, a sua volta racchiuso in un box. Durante la notte, il coperchio del box esterno resta aperto e, sfruttando la maggiore percentuale di umidità presente nell’aria, il materiale immagazzina acqua nei pori. Durante il giorno invece, il coperchio viene richiuso e lo strumento utilizza la luce solare per far evaporare l’acqua accumulata nel materiale e condensarla. L’innovativo prototipo è quindi in grado di estrarre acqua potabile a temperature desertiche, sfruttando solamente il raffreddamento naturale e l’energia solare. Durante i test in Arizona, in un ciclo di cinque giorni lo strumento è stato in grado di estrarre 100 millilitri di acqua per ogni chilogrammo di MOF utilizzato. I risultati ottenuti con il dispositivo si sono rivelati sorprendenti e sembra che i ricercatori siano già al lavoro per migliorare le sue performance.

Attualmente, l’estrazione dell’acqua dall’aria è possibile solo attraverso attrezzature e impianti che richiedono grandi quantitativi di energia per funzionare e risultano quindi di difficile utilizzo in condizioni atmosferiche avverse come quelle desertiche. Per questo motivo, la rivoluzionaria tecnologia potrebbe agevolare enormemente l’approvvigionamento di acqua, soprattutto nelle zone più aride.