10 Novembre 2016
Olio d’oliva prodotto con irrigazione da acque reflue depurate

Olio d’oliva prodotto con irrigazione da acque reflue depurate
Come sappiamo, l’acqua sta diventando un bene di difficile reperimento con una sua riduzione del 40% a livello globale entro il 2030.
Molta acqua è impiegata presso attività agroalimentari e le politiche di riutilizzo delle acque reflue dovrebbero poter influenzare l’agricoltura al fine di ridurre drasticamente il prelevamento presso la rete idrica pubblica.
Nell’area del Mediterraneo viene infatti utilizzato il 64% dell’acqua disponibile e questo, a lungo andare, potrebbe generare numerosi problemi.
La Tunisia rappresenta il quarto più grande produttore di olio d’oliva e si affaccia proprio sul Mediterraneo avendo una connotazione prevalentemente arida con risorse idriche limitate.
La forte preoccupazione è data proprio dall’utilizzo di metodi di irrigazione convenzionali e obsoleti. La previsione di calo di approvvigionamento idrico ha quindi spinto i ricercatori tunisini ad indagare la qualità dell’olio di oliva prodotto tramite l’uso di fonti idriche innovative per la coltivazione di alberi di ulivo.
L’uliveto sperimentale è stato irrigato con due principali fonti di acque reflue:
- acque reflue provenienti da fonti domestiche e industriali;
- acque reflue prodotte durante l’estrazione dell’olio di oliva da un frantoio.
I ricercatori hanno scoperto che il contenuto di polifenoli dell’olio extravergine di oliva ottenuto da alberi irrigati con acque reflue depurate è superiore a quello contenuto in olii prodotti con i classici metodi di coltivazione.
Complessivamente l’analisi delle sostanze contenute nell’olio extravergine d’oliva coltivato con irrigazione da acque reflue ha dimostrato una migliore composizione di acidi grassi. I ricercatori sottolineano che, indipendentemente dalla fonte di acqua utilizzata per l’irrigazione degli ulivi, l’olio prodotto è definibile comunque con la dicitura di “olio extra vergine di oliva”.
In conclusione, l’irrigazione di ulivi con acque reflue di frantoio o acque reflue trattate potrebbe essere un modo efficace di preservare l’acqua senza compromettere la qualità dell’olio extravergine di oliva che arriva nelle cucine e sulle tavole di tutto il mondo.