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7 Marzo 2022

I dati del 2021 Annual Report: From Dialogue to Action, the Road to 2030

Entro il 2030, la domanda totale di acqua dolce potrebbe superare del 40% l’offerta globale disponibile.

Sono questi i preoccupanti dati del 2021 Annual Report: From Dialogue to Action, the Road to 2030 pubblicato dal 2030 Water Resources Group. 

Nonostante l’acqua ricopra circa il 70% del nostro pianeta, le riserve idriche sono limitate, infatti, solo il 2,5% è acqua dolce.

Inoltre gli esperti sottolineano che solo lo 0,5% di acqua può essere destinato all’uso agricolo, industriale e personale e la qualità di questa acqua è messa a rischio dall’inquinamento.

Secondo i dati Acquastat, l’uso globale di acqua dolce è aumentato di sei volte negli ultimi 100 anni e continua a crescere a un tasso di circa l’1% all’anno dagli anni Ottanta. 

Un miliardo e 200 milioni di persone vivono in aree caratterizzate dalla scarsità d’acqua, come il sud-ovest degli Stati Uniti, l’India, la Spagna, il Nord Africa, l’Australia e la Cina settentrionale, e le stime riportate dal The United Nations world water development report 2019: leaving no one behind, executive summary non sono molto ottimiste, secondo il report infatti, potrebbero ammontare a oltre due miliardi le persone che vivono in Paesi che soffrono di stress idrico e a circa quattro miliardi quelle in aree soggette grave scarsità̀ idrica per almeno un mese all’anno. 

Le risorse di acqua risentono anche dell’attività industriale, che rappresenta circa il 20% del consumo globale di acqua. Ecco perché le tecnologie di riciclaggio delle acque industriali diventano sempre più indispensabili per contribuire a ridurre le quantità di acque reflue inquinanti.

Gli esperti evidenziano la necessità di ammodernare le infrastrutture obsolete nelle città dei paesi in via di sviluppo con sistemi di misurazione e sensori avanzati, dato che fino al 30% dell’acqua si disperde a causa di perdite dalle tubature. 

Alcuni paesi e regioni costiere che soffrono di scarsità d’acqua come: l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e la Spagna, stanno già facendo ricorso alla desalinizzazione per soddisfare la crescente domanda d’acqua.