20 Febbraio 2023
Fanghi di depurazione delle acque reflue, trasformati in energia.

La ricercatrice Roberta Ferrentino, del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, ha ottenuto il terzo posto al ”Premio Trentino per la Ricerca” nell’ambito “Scienze fisiche e ingegneria”. Grazie alla sua ricerca, basata sulla trasformazione in energia dei fanghi di depurazione, con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici degli impianti di trattamento e i costi di gestione del loro smaltimento.
Lo studio si basa sullo sviluppo di tecnologie per il recupero energetico e di materia e per la riduzione dei fanghi di depurazione. “Non avere più volumi considerevoli in discarica significa avere costi gestionali dei rifiuti inferiori” afferma la ricercatrice.
Per “fanghi” si intende la matrice solida derivante dai trattamenti, di tipo meccanico, biologico, chimico, di acque reflue urbane ed industriali, comunemente smaltiti in discarica o in impianti di termovalorizzazione.
Uno studio che combina due processi: quello della carbonizzazione idrotermica e quello della digestione anaerobica, comunemente utilizzato per il trattamento dei fanghi di depurazione. La loro combinazione, può contribuire in maniera significativa ad aumentare la produzione di biogas, utilizzabile per sostenere i consumi energetici dell’impianto stesso, o essere immessa sul mercato dell’energia.
“Non avere più volumi considerevoli di fanghi da smaltire in discarica significa avere costi gestionali inferiori, che potrebbero arrivare anche a dimezzarsi” sostiene Ferrentino.